Siamo nel 2012, le compagnie aeree fanno passi da gigante in termini di sicurezza, regalando a tutti un’esperienza piacevole a tutti i viaggiatori. Eppure la paura di volare continua ad occupare le menti di molti, un timore tanto irrazionale quanto comprensibile. Difficile spiegarlo, se non ne sei affetto: i più timorosi si concedono lunghi viaggi in treno pur di non spostarsi tra le nuvole, altri, costretti talvolta da ragioni lavorative, iniziano a sudare le mani, ogni turbolenza si trasforma in possibile precipitazione.
Ma come si riconosce la paura di volare, quali sono i sintomi, come la si combatte? Gli esperti in materia si prodigano in consigli (spesso) utili, altri organizzano veri e propri stage, la cui partecipazione sarà anche a pagamento, ma chi vi ha preso parte garantisce che funzione. Ma andiamo per gradi e scopriamone di più.
Cos’è?
La paura di volare è uno stato d’animo, è una paura inconscia, un timore per ciò che non si conosce. In tutto ciò gioca un ruolo negativo l’informazione pubblica, che dedica particolare attenzione ai pur rari episodi di incidenti aerei. La paura di volare non conosce mezze misure: o si decide di evitare in ogni modo di mettere piede su un velivolo o la si combatte, sperando si riveli un timore ingiustificato.
Quali i sintomi?
Chi non ha mai volato o chi è affetto dalla paura di volare, pur avendo già viaggiato in aereo, viene colto dall’ansia al momento del decollo. Palpitazioni, disagio, sudore eccessivo, nervi tesi: ma non esiste una “cura” per evitare tutto ciò? Certo che esiste: lascia perdere il trattamento farmacologico e cerca di lavorare sull’aspetto psicologico.
Come combatterla
- Prima di partire. A casa puoi fare tanto affinché il timore non si acuisca o, addirittura, per prevenirlo. La sera prima, ad esempio, cerca di dormire il giusto, quelle otto ore che ti consentono di svegliarti riposato e di affrontare con positività la tua ennesima “avventura”. Nelle ore che precedono il volo, evita in ogni modo caffeina, teina e tutte le cose che terminano in “ina”, che potrebbero giocare brutti scherzi ad alta quota.
- A bordo. Sei entrato, hai preso posto: molto bene, è ora di darsi allo yoga! Lascia perdere le posizioni “artistiche, tutto ciò di cui hai bisogno è un po’ di stratching per gli arti, in modo da affrontare in modo rilassato il viaggio. Tra un esercizio e l’altro, fai grosse boccate d’ossigeno, in modo da aumentare l’ossigenazione dei tessuti e tenere a bada la tensione. Inoltre, nel momento in cui serviranno le bevande, evita, come già ricordato, caffé e tè; evita inoltre le bevande gassate, che potrebbero giocare brutti scherzi, e le bevande alcoliche, causa di una rapida disidratazione, in un ambiente secco come quello ad alta quota, in una cabina d’aereo.
Eccoci finalmente ad alta quota, il peggio è passato: la parte più problematica, pare infatti essere il decollo, insieme all’atterraggio, in quanto causa di sbalzi di pressione e sballottamenti. Ora hai inoltre la possibilità di mettere su un po’ di chill out music sul tuo lettore mp3, di fare un sonnellino o di assistere ad un film dal tuo tablet, dal portatile o dal dispositivo di intrattenimento presente a bordo.
Affetto da paura di volare? Come la combatti?
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